Lanciato EXOMARS

L'entusiasmante missione europea è decollata alle 09:31 GMT in cima ad un razzo Proton-M dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Una missione congiunta tra l'Agenzia spaziale europea (ESA) e Roscosmos.  ExoMars 2016 segna l'inizio di una nuova era nell'esplorazione di Marte.

credit:ESA


L'obiettivo principale della missione europea ExoMars è quello di stabilire se la vita sia mai esistita su Marte, una delle più importanti questioni scientifiche del nostro tempo. L'Agenzia spaziale europea (ESA) ha istituito il programma ExoMars per studiare l'ambiente marziano utilizzando le nuove tecnologie che apriranno la strada per una futura missione che prevederà  il ritorno di un campione marziano nel 2020.


credit:ESA
Due le missioni previste all'interno del programma ExoMars: una costituita dalla Trace Gas Orbiter più un modulo di discesa, lanciato oggi, e l'altra, con un rover, il lancio è previsto nel 2018. Entrambe le missioni saranno svolte in collaborazione con l'Agenzia spaziale russa, Roscosmos che fornisce il lanciatore Proton.

Rappresentazione artistica dell'atterraggio del modulo "Schiapparelli" credit:ESA

Il contributo Italiano

Importante il contributo del nostro Paese al programma ExoMars.


L’ESA ha assegnato all’industria italiana la leadership principale di entrambe le missioni; oltre alla responsabilità complessiva di sistema di tutti gli elementi, è sempre italiana la responsabilità diretta dello sviluppo del modulo di discesa di ExoMars 2016, denominato Schiaparelli, del drill di due metri che perforerà il suolo marziano per il prelievo di campioni e del centro di controllo da cui il Rover verrà operato.
Per quanto concerne il contributo scientifico, gli strumenti proposti con P.I Italiano e selezionati da ESA sono i seguenti:

• DREAMS (Dust characterization, Risk assessment and Environment Analyser on the Martian Surface) suite di sensori per la misura dei parametri meteorologici (pressione, temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, radiazione solare) e del campo elettrico atmosferico in prossimità della superficie di Marte. Esso avrà la possibilità di studiare le condizioni ambientali sul pianeta nel periodo, particolarmente interessante, in cui si prevede una forte presenza di polveri nell'atmosfera (Francesca Esposito INAF/Osservatorio Astronomico di Napoli)
• AMELIA (Atmospheric Mars Entry and Landing Investigation and Analysis), modellistica dell’atmosfera marziana impiegando i dati raccolti dai sensori durante la discesa del lander Schiaparelli sulla superficie marziana (Francesca Ferri CISAS- Università di Padova)
 MA_MISS (Mars Multispectral Imager for Subsurface Studies) spettrometro per l’analisi dell’evoluzione geologica e biologica del sottosuolo marziano, inserito all’interno del Drill, che consentirà di analizzare la conformazione della superficie interna della perforazione effettuata dal Drill stesso (Maria Cristina De Sanctis (INAF/IAPS, Roma, Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Finmeccanica).


 INRRI (INstrument for landing-Roving laser Retroreflector Investigations) il microriflettore laser dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è stato  realizzato con la supervisione scientifica di Simone Dell’Agnello, fisico dei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell’INFN. Credit: estratto da Asi.it








credit:ESA
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Commenti

gianluca atti ha detto…
Purtroppo pur essendo tra i protagonisti di questa straordinaria missione i mass-media italiani non hanno dato molto spazio nei loro notiziari a questa importante notizia, se non in questo giorno del lancio. Fortunatamente, esistono appassionati come Te Luigi che ci tengono informati su questi avvenimenti che porteranno un giorno, speriamo (?), non molto lontano degli esseri umani sulla superficie del "Pianeta Rosso" !
Grazie!!!

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