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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Il Capitano di Apollo 13, James "Jim" Lovell

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"Il fatto che puoi mettere il tuo pollice sul finestrino della capsula e nascondere completamente la Terra dietro di esso è un concetto che ti mostra quanto sia insignificante la tua esistenza rispetto all’universo … Pensi al fatto di nascondere l’intera Terra. Tutto quello che hai fatto. Tutte le persone che conosci. Tutti i posti in cui sei stato. I continenti. Tutti le grosse dispute. Pensa alle varie guerre in corso a quel tempo. I problemi a casa, il dissenso … Il 1968 è stato un anno davvero brutto. La guerra in Vietnam che continuava. La convention democratica a Chicago è stata un disastro. Non è stato un buon anno … e questo gesto ti fa sentire modesto, perchè tutto si ridimensiona".                                                    Jim Lovell (dal libro: Voices from the Moon) Per raccontare la vita di Jim Lovell ci vorrebbe troppo tempo. (se volete saperne di più:  Progetto Apollo "il sogno più grande dell'uomo" ) Chi non conosce l'epico

L'origine della materia organica trovata nei campioni lunari tornati sulla Terra.

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Un team di scienziati della NASA ha risolto un mistero dalle missioni Apollo. I campioni di suolo lunare riportati dagli astronauti dell'Apollo contengono bassi livelli di materia organica in forma di amminoacidi. Alcuni amminoacidi sono i mattoni delle proteine, molecole essenziali utilizzate dalla vita per costruire strutture come capelli, la pelle e per regolare le reazioni chimiche. L'astronauta Alan L. Bean, pilota del Modulo lunare nella missione Apollo 12, con un contenitore riempito di suolo lunare raccolto mentre esplorava la superficie lunare. Il Comandante  Charles "Pete" Conrad Jr. che ha ripreso questa immagine, si riflette nella visiera del casco.  Credits: NASA Poiché la superficie lunare è completamente inospitale per le forme di vita conosciute, gli scienziati non credono che la materia organica sia di origine lunare. Pensano che gli amminoacidi possono provenire da quattro possibili fonti.  In primo luogo, dal momento che le trac

Charlie Duke Apollo 16 Lmp

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E’ stato probabilmente l’ambiente più ostile in cui mi sia mai trovato in una situazione di volo. Eppure mi sentivo molto pacifico e sereno … Non avvertivi la paura dell’ambiente ostile … C’era serenità e pace sulla Luna. Una grande pace interiore. C’era un senso di sicurezza che derivava dall’essere li e la missione stava procedendo. Molta confidenza nelle tue capacità. Ci eravamo allenati per 2 anni e mezzo – sapevamo cosa fare … Avvertivi un senso di appartenenza. Mi sentivo confidente. C’era un forte senso di confidenza – lì c’era Stone; lì North Ray; lì Smokey; lì il cratere Dot. Avrò visto le loro foto un migliaio di volte! Ed eccoli qui! Eravamo esattamente in una di quelle fotografie. E mi sentivo a casa … Credo che l’accuratezza dell’allenamento e tutta la pianificazione e gli studi fatti prima del volo ci abbiano precondizionati. Ma se il modulo lunare avesse proseguito la sua corsa e fossimo allunati a 40 miglia di distanza a nord o ad ovest, non credo che sarebbe st

L'Astronauta Maurizio Cheli ai Radiotelescopi di Medicina

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Sabato 7 novembre 2015 INAF – Osservatorio di Radioastronomia Centro Visite “M. Ceccarelli” dei Radiotelescopi di Medicina Via Fiorentina 3403, Medicina (BO) – www.centrovisite.ira.inaf.it Grande affluenza di pubblico all'iniziativa promossa dal Centro Visite “M. Ceccarelli" presso il complesso dei Radiotelescopi di Medicina.  Ringrazio i responsabili della struttura e gli Astrofili Imolesi nella figura della loro Presidentessa Dott.ssa Simona Righini, per avermi invitato a moderare l'incontro con l'astronauta italiano Maurizio Cheli.  La serata iniziata alle 18.00 con il racconto da parte di Cheli della sua esperienza nello Spazio con la missione STS-75. La seconda parte è stata dedicata alla scoperta del libro. Abbiamo percorso dagli albori della sua vita, quando da ragazzo sognava di volare, passando poi dall'accademia militare dell'Aeronautica che lo ha portato al primo volo "solista" un'emozione unica

Festival del libro: DUEMILALIBRI

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La fiera del libro di Gallarate  "Duemilalibri"  rappresenta per la città e per il territorio della provincia di Varese che ad essa fa riferimento, uno degli eventi culturali più attesi e seguiti. La manifestazione, ideata e realizzata per la prima volta nel 2000, è giunta alla sua  sedicesima edizione  ed è diventata nel corso degli anni una vetrina prestigiosa dell’offerta editoriale. L’organizzazione, coordinata dall’Assessorato alla Cultura, propone nove giorni di incontri, laboratori, percorsi tematici, concerti e spettacoli con narratori, poeti, saggisti, artisti e scienziati di fama internazionale. Sono previsti, inoltre, diversi incontri specifici per le scuole. Il tema che caratterizza l’edizione di quest’anno: "Oltre le mura" intende condurre lo sguardo oltre i confini convenzionali, le frontiere geografiche, politiche, culturali e linguistiche. Oltre le mura… al di là dei confini, alla ricerca di nuovi orizzonti! Durante la fiera del libro ter