Apollo 11 - 46 anni dopo

Siamo arrivati al 46° anniversario della missione Apollo 11, ma l'emozione non si è ancora sopita.  Ad oggi resta il viaggio più straordinario dell'uomo, solo un viaggio verso Marte potrà eguagliarlo o superarlo.

L'uomo ha dimostrato che come specie è disposto a completare il suo processo evolutivo anche in ambienti completamente diversi da quelli in cui cui si è evoluto. A mio personalissimo parere, il l 20 luglio del 1969, la curva dell’evoluzione umana ha preso una nuova direzione.

Spesso riguardo filmati, documenti, interviste e fotografie... In particolare quelle scattate con i protagonisti dell'epico viaggio. 
Neil Armstrong ci ha lasciati nel 2012, Michael Collins dopo la perdita della moglie Pat, si è ritirato ed oggi viene considerato un vero eremita, l'unico che appare in pubblico è Buzz Aldrin, pilota del modulo lunare, secondo uomo a camminare sulla luna e convinto sostenitore del viaggio verso Marte. 
Tre uomini completamente diversi, ma accomunati dal più grande viaggio che uomo abbia mai intrapreso: quello alla volta di un'altro corpo celeste.

Neil Armstrong, primo uomo a camminare sul nostro satellite naturale, l'ho incontrato in diverse occasioni, la prima nel 2009.

Di lui si è detto tutto, ma a volte ho sentito dire che era introverso, posso smentire chi pensa che fosse un uomo incapace di relazionarsi con la gente, tutt'altro! Era ironico, simpatico, capace di ammaliare il pubblico e un fine oratore. 
Lasciata la NASA ha insegnato per il resto della sua vita. Un riferimento per i suoi colleghi e per tutta la NASA. Un uomo non comune. L'uomo giusto da inviare a nome di tutta l'umanità. 

Mi manca l'emozione che provavo quando gli stringevo la mano o quando mi sorrideva cercando di sentire le mie parole in un inglese sgrammaticato... Sempre attento al suo interlocutore. 
Conoscerlo personalmente è stato per molti anni la mia ossessione, parlare o scrivere di lui senza averlo conosciuto non avrebbe avuto senso.

Un giorno mi disse: "La luna? Un luogo particolare, te lo consiglio". 
Questo era Neil Armstrong.

Ricordarlo in quest'occasione mi emoziona ancora, non mi vergogno a dirvi che mentre scrivo ho gli occhi umidi. Non solo per quello che ha rappresentato, ma per la mia vita spesa a raccontare la loro impresa. Alle conferenze, al Museo, in Osservatorio, spesso mi chiedono: Perché lo fai? 
Rispondo sempre: Per le nuove generazioni e perché nessuno dimentichi.


Cape Canaveral luglio 2011, con Neil Armstrong
Londra 2007, con Buzz Aldrin

Washington luglio 2009- 40° Apollo 11


















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